La mera esibizione della fattura non dimostra il danno subito In tema di risarcimento danni da sinistro stradale, la Corte di Cassazione - sez. VI Civile, ordinanza n. 3293/18, depositata il 12 febbraio 2018 – è intervenuta, recentemente, per ribadire che: “la fattura non costituisce, di per sé, prova del danno, tanto più se non è accompagnata da una quietanza o da un'accettazione (v. Cass., 20/7/2015, n. 15176; Cass., 19/7/2011, n. 15832) e se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla.”. Richiamando il suddetto principio, ormai consolidato nella giurisprudenza di legittimità, la Suprema Corte ha rigettato, dichiarandolo inammissibile, il ricorso di un danneggiato da un sinistro stradale che, in primo grado, vedeva parzialmente accolta la propria domanda di risarcimento di...
Le spese eccessive per l’assistenza legale stragiudiziale non sono dovute
Le spese eccessive per l’assistenza legale stragiudiziale non sono dovute La Corte di Cassazione, sezione VI civile, con l’ordinanza del 2 febbraio 2018, n. 2644, ha confermato la decisione del Tribunale di Taranto che, in funzione di giudice di appello, accoglieva il gravame proposto da una compagnia assicurativa e riteneva “eccessivo” l’importo liquidato dal Giudice di pace di Taranto, in primo grado, a titolo di risarcimento del danno consistito nelle spese legali stragiudiziali sostenute da un danneggiato nell’ambito di un sinistro stradale. In particolare, leggendo le motivazioni dell’ordinanza suddetta, si evince che la Suprema Corte ha ritenuto del tutto corretta la decisione del Tribunale: “in quanto la motivazione della sentenza impugnata non potrebbe essere più chiara: il ...
Se il danneggiato non collabora con la compagnia assicurativa la domanda giudiziale è improponibile
Se il danneggiato non collabora con la compagnia assicurativa la domanda giudiziale è improponibile Oggi analizzeremo la recente sentenza n. 1829 del 25.01.2018, con cui la Corte di Cassazione, sezione III civile, ha affermato il seguente principio di diritto: “In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore, a norma dell'art. 145 d.lgs. 7 settembre 2005, n. 209 l'azione per il risarcimento non può essere proposta dal danneggiato che, in violazione dei principi di correttezza (art. 1175 cod. civ.) e buona fede (art. 1375 cod. civ.), con la propria condotta abbia impedito all'assicuratore di compiere le attività volte alla formulazione di una congrua offerta ai sensi dell'art. 148 del Codice delle assicurazioni private.”...