Non è legittima l’apposizione di targa prova su veicolo immatricolato. In caso di sinistro stradale, risponde la Compagnia che copre il rischio RCA del veicolo e non della targa prova 

Non è legittima l’apposizione di targa prova su veicolo immatricolato. In caso di sinistro stradale, risponde la Compagnia che copre il rischio RCA del veicolo e non della targa prova 

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La Corte di Cassazione, sezione III, con la sentenza n. 17665 del 25.8.2020, ha statuito come in caso di sinistro stradale - il caso di specie afferiva alla richiesta di risarcimento danni avanzata dal terzo trasportato - coinvolgente un veicolo con apposta la targa prova, risponderà l’istituto assicuratore per il rischio RCA del veicolo e non l’assicuratore della targa prova. Ed invero, la Suprema Corte rilevando come anche i veicoli circolanti con targa prova sono soggetti all'obbligo di assicurazione (art. 122 Codice delle assicurazioni) e che la finalità della targa prova non è quella di sostituire l'assicurazione del veicolo, con quella del titolare dell'officina, ma quella di consentire la circolazione provvisoria e di attribuire una copertura assicurativa anche ai veicoli non...

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RCA e tamponamento a catena

RCA e tamponamento a catena

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RCA e tamponamento a catena La Corte di Cassazione, sez. VI civile, ordinanza del 15 giugno 2018, n. 15788, si è occupata di una fattispecie riguardante il cosiddetto “tamponamento a catena” e, in argomento, ha ribadito il seguente principio di diritto: “In tema di circolazione stradale, nell'ipotesi di tamponamento a catena tra veicoli in movimento trova applicazione l'art. 2054, secondo comma, cod. civ., con conseguente presunzione "iuris tantum" di colpa in eguale misura di entrambi i conducenti di ciascuna coppia di veicoli (tamponante e tamponato), fondata sull'inosservanza della distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante, qualora non sia fornita la prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno; nel caso, invece, di scontri successivi fra veicol...

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Esente da responsabilità l’automobilista che investe il pedone apparso all’improvviso tra le auto parcheggiate

Esente da responsabilità l’automobilista che investe il pedone apparso all’improvviso tra le auto parcheggiate

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Esente da responsabilità l’automobilista che investe il pedone apparso all'improvviso tra le auto parcheggiate Con la recentissima pronuncia oggi in commento - Corte di Cassazione, Sezione Sesta Civile, Ordinanza n. 12576 del 22 maggio 2018 – la Suprema Corte, ribadendo un indirizzo giurisprudenziale consolidatosi su principi ormai pacifici e pur sempre rilevanti, è intervenuta sul tema dell’investimento del pedone in un sinistro stradale, affermando quanto segue: “[…] in materia di responsabilità civile da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, in caso di investimento di pedone la responsabilità del conducente è esclusa quando risulti provato che non vi era, da parte di quest'ultimo, alcuna possibilità di prevenire l'evento, situazione ricorrente allorché il pedone abbia tenu...

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RCA: non è vessatoria la clausola che indica la carrozzeria convenzionata per le riparazioni

RCA: non è vessatoria la clausola che indica la carrozzeria convenzionata per le riparazioni

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RCA: non è vessatoria la clausola che indica la carrozzeria convenzionata per le riparazioni La Corte di Cassazione, sez. III civile, sentenza del 15 maggio 2018, n. 11757, con la recentissima pronuncia oggi in commento, ha ritenuto legittima la sentenza emessa dal Giudice di Pace di Torino, confermata in secondo grado dal Tribunale, con cui era stata riconosciuta valida e non vessatoria la clausola presente in un contratto di assicurazione con cui veniva previsto il risarcimento in forma specifica, presso carrozzerie convenzionate con la Compagnia, in caso di sinistro coinvolgente il veicolo assicurato. La Suprema Corte, in particolare, richiama l'orientamento consolidato in tema di contratto di assicurazione, secondo cui sono da considerare clausole limitative della responsabilità, p...

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Indennizzo diretto: il responsabile civile è litisconsorte necessario

Indennizzo diretto: il responsabile civile è litisconsorte necessario

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Indennizzo diretto: il responsabile civile è litisconsorte necessario La Corte di Cassazione, sez. III civile, ordinanza 13 aprile 2018, n. 9188, ha ribadito il principio per cui, in caso di azione diretta del danneggiato, nell’ambito di un sinistro stradale, nei confronti della propria compagnia di assicurazione, ex art. 149 D. Lgs. 209/2005, sussiste il litisconsorzio necessario anche nei confronti del responsabile civile e ciò, chiarisce la Suprema Corte, poiché: “[…] il litisconsorzio risulta essere necessario al fine di evitare che il danneggiante responsabile possa affermare l'inopponibilità, nei suoi confronti, dell'accertamento giudiziale operato verso l'assicuratore del danneggiato, posto che i due assicuratori dovranno necessariamente regolare tra loro i relativi rapporti (ar...

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RCA e lucro cessante: occorre dimostrare la contrazione del reddito e il nesso causale col sinistro

RCA e lucro cessante: occorre dimostrare la contrazione del reddito e il nesso causale col sinistro

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RCA e lucro cessante: occorre dimostrare la contrazione del reddito e il nesso causale col sinistro In tema di risarcimento danni per lesioni conseguenti a un sinistro stradale, la Corte di Cassazione, sezione III civile, con la sentenza del 2 marzo 2018, n. 4930, ha riaffermato il principio di diritto, ormai consolidato, secondo cui: “[…] al danneggiato che deduce una riduzione della propria capacità di lavoro quale conseguenza di un danno alla persona, incombe l'onere di dimostrare non solo l'esistenza di una contrazione del reddito, ma altresì l'insistenza di un valido nesso causale tra la contrazione e la menomazione fisica sofferta, e tale prova non può essere fornita attraverso la mera esibizione di certificazioni mediche.” (cfr. sul punto Cass., sentenza n. 10579 del 10/8/2000 e...

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La mera esibizione della fattura non dimostra il danno subito

La mera esibizione della fattura non dimostra il danno subito

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La mera esibizione della fattura non dimostra il danno subito In tema di risarcimento danni da sinistro stradale, la Corte di Cassazione - sez. VI Civile, ordinanza n. 3293/18, depositata il 12 febbraio 2018 – è intervenuta, recentemente, per ribadire che: “la fattura non costituisce, di per sé, prova del danno, tanto più se non è accompagnata da una quietanza o da un'accettazione (v. Cass., 20/7/2015, n. 15176; Cass., 19/7/2011, n. 15832) e se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla.”. Richiamando il suddetto principio, ormai consolidato nella giurisprudenza di legittimità, la Suprema Corte ha rigettato, dichiarandolo inammissibile, il ricorso di un danneggiato da un sinistro stradale che, in primo grado, vedeva parzialmente accolta la propria domanda di risarcimento di...

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Le spese eccessive per l’assistenza legale stragiudiziale non sono dovute

Le spese eccessive per l’assistenza legale stragiudiziale non sono dovute

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Le spese eccessive per l’assistenza legale stragiudiziale non sono dovute La Corte di Cassazione, sezione VI civile, con l’ordinanza del 2 febbraio 2018, n. 2644, ha confermato la decisione del Tribunale di Taranto che, in funzione di giudice di appello, accoglieva il gravame proposto da una compagnia assicurativa e riteneva “eccessivo” l’importo liquidato dal Giudice di pace di Taranto, in primo grado, a titolo di risarcimento del danno consistito nelle spese legali stragiudiziali sostenute da un danneggiato nell’ambito di un sinistro stradale. In particolare, leggendo le motivazioni dell’ordinanza suddetta, si evince che la Suprema Corte ha ritenuto del tutto corretta la decisione del Tribunale: “in quanto la motivazione della sentenza impugnata non potrebbe essere più chiara: il ...

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