Concorso di colpa del mittente per l’invio di assegno con posta ordinaria illegittimamente incassato

Concorso di colpa del mittente per l’invio di assegno con posta ordinaria illegittimamente incassato

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Concorso di colpa del mittente per l’invio di assegno con posta ordinaria illegittimamente incassato La Corte di Cassazione, Sezione VI, con ordinanza n. 30063, depositata in data 31.12.2020, pronunciandosi in ordine all’illegittimo incasso di un assegno inviato da una compagnia assicurativa, a mezzo di semplice posta ordinaria, ha sancito il seguente principio di diritto: “...La spedizione per posta ordinaria di un assegno, ancorché munito di clausola d'intrasferibilità, costituisce, in caso di sottrazione del titolo e riscossione da parte di un soggetto non legittimato, condotta idonea a giustificare l'affermazione del concorso di colpa del mittente, comportando, in relazione alle modalità di trasmissione e consegna previste dalla disciplina del servizio postale, l’esposizione ...

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Il danno biologico comprende il danno esistenziale e non il danno morale

Il danno biologico comprende il danno esistenziale e non il danno morale

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  La Corte di Cassazione, sezione III Civile, con ordinanza n. 24473, depositata in data 04.11.2020, ha nuovamente rilevato come nel caso di lesione della salute “...costituisce duplicazione risarcitoria la congiunta attribuzione del dannolbiologico – inteso, secondo la stessa definizione legislativa, come danno che esplica incidenza sulla vita quotidiana del soggetto e sulle sue attività dinamico relazionali - e del danno cd. esistenziale, appartenendo tali c.d. «categorie» o «voci» di danno alla stessa area protetta dalla norma costituzionale (l'art. 32 Cost.)...”. Viceversa, osserva la Suprema Corte, “...non costituisce duplicazione risarcitoria...la differente ed autonoma valutazione compiuta con riferimento alla sofferenza interiore patita dal soggetto in conseguenza dell...

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Risarcimento del danno e indennità corrisposte dall’Ente gestore di assicurazione sociale: la Corte di Cassazione ribadisce il divieto di cumulo

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  La Suprema Corte, sezione VI civile, con ordinanza n. 24633, depositata in data 5 novembre, richiamando quanto già statuito dalle Sezioni Unite, con la nota sentenza n. 12566 del 2018, ha ribadito come “...dall'ammontare del risarcimento dovuto dal responsabile del sinistro, va detratto quanto corrisposto al danneggiato allo stesso titolo da parte dell'ente gestore di assicurazione sociale, trattandosi di prestazione economica a contenuto indennitario erogata in funzione di copertura del pregiudizio occorso (nella specie, la pensione di inabilità e l'indennità di accompagnamento) che soddisfa, neutralizzandola in parte, la medesima perdita al cui integrale ristoro mira la disciplina della responsabilità risarcitoria del terzo al quale sia addebitabile il sinistro…”. All...

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Non è legittima l’apposizione di targa prova su veicolo immatricolato. In caso di sinistro stradale, risponde la Compagnia che copre il rischio RCA del veicolo e non della targa prova 

Non è legittima l’apposizione di targa prova su veicolo immatricolato. In caso di sinistro stradale, risponde la Compagnia che copre il rischio RCA del veicolo e non della targa prova 

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La Corte di Cassazione, sezione III, con la sentenza n. 17665 del 25.8.2020, ha statuito come in caso di sinistro stradale - il caso di specie afferiva alla richiesta di risarcimento danni avanzata dal terzo trasportato - coinvolgente un veicolo con apposta la targa prova, risponderà l’istituto assicuratore per il rischio RCA del veicolo e non l’assicuratore della targa prova. Ed invero, la Suprema Corte rilevando come anche i veicoli circolanti con targa prova sono soggetti all'obbligo di assicurazione (art. 122 Codice delle assicurazioni) e che la finalità della targa prova non è quella di sostituire l'assicurazione del veicolo, con quella del titolare dell'officina, ma quella di consentire la circolazione provvisoria e di attribuire una copertura assicurativa anche ai veicoli non...

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Divieto di frazionamento della domanda di risarcimento del danno patrimoniale e del danno non patrimoniale derivanti dallo stesso fatto illecito 

Divieto di frazionamento della domanda di risarcimento del danno patrimoniale e del danno non patrimoniale derivanti dallo stesso fatto illecito 

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La Corte di Cassazione, Sez. III, con la sentenza n. 8530 pubblicata in data 6 maggio u.s., ha ribadito il seguente principio di diritto: «...anche dopo il riconoscimento, a determinate condizioni, dell'ammissibilità di un frazionamento di crediti afferenti ad un unitario rapporto di durata, il danneggiato, a fronte di un unitario fatto illecito lesivo di cose e persone, non può frazionare la tutela giudiziaria, agendo in tempi separati e distinti per il risarcimento dei danni patrimoniali e di quelli non patrimoniali, poiché tanto integra una condotta che aggrava la posizione del danneggiante-debitore e causa ingiustificato aggravio del sistema giudiziario; né integra un interesse oggettivamente valutabile, idoneo a giustificare quel frazionamento e di per sé sola considerata, la pros...

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RCA e tamponamento a catena

RCA e tamponamento a catena

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RCA e tamponamento a catena La Corte di Cassazione, sez. VI civile, ordinanza del 15 giugno 2018, n. 15788, si è occupata di una fattispecie riguardante il cosiddetto “tamponamento a catena” e, in argomento, ha ribadito il seguente principio di diritto: “In tema di circolazione stradale, nell'ipotesi di tamponamento a catena tra veicoli in movimento trova applicazione l'art. 2054, secondo comma, cod. civ., con conseguente presunzione "iuris tantum" di colpa in eguale misura di entrambi i conducenti di ciascuna coppia di veicoli (tamponante e tamponato), fondata sull'inosservanza della distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante, qualora non sia fornita la prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno; nel caso, invece, di scontri successivi fra veicol...

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Responsabilità medica: l’indennità di accompagnamento non si aggiunge al risarcimento riconosciuto all’invalido

Responsabilità medica: l’indennità di accompagnamento non si aggiunge al risarcimento riconosciuto all’invalido

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Responsabilità medica: l’indennità di accompagnamento non si aggiunge al risarcimento riconosciuto all'invalido Recentemente le Sezioni Unite civili, con un’importante pronuncia (Cassazione SS.UU. Civili, 22 maggio 2018, n. 12567), sono intervenute risolvendo un contrasto giurisprudenziale inerente la possibilità che la persona resa invalida a seguito di un illecito, oltre a ottenere l’indennità di accompagnamento prevista per legge, consegua dal responsabile l’intero importo che le spetterebbe a titolo di risarcimento del danno. Ebbene, la Suprema Corte, con la sentenza in commento, si dichiara contraria alla tesi della cumulabilità dell’indennità di accompagnamento con il risarcimento del danno, formulando il seguente principio di diritto: “Dall'ammontare del danno subito da un ne...

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Esente da responsabilità l’automobilista che investe il pedone apparso all’improvviso tra le auto parcheggiate

Esente da responsabilità l’automobilista che investe il pedone apparso all’improvviso tra le auto parcheggiate

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Esente da responsabilità l’automobilista che investe il pedone apparso all'improvviso tra le auto parcheggiate Con la recentissima pronuncia oggi in commento - Corte di Cassazione, Sezione Sesta Civile, Ordinanza n. 12576 del 22 maggio 2018 – la Suprema Corte, ribadendo un indirizzo giurisprudenziale consolidatosi su principi ormai pacifici e pur sempre rilevanti, è intervenuta sul tema dell’investimento del pedone in un sinistro stradale, affermando quanto segue: “[…] in materia di responsabilità civile da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, in caso di investimento di pedone la responsabilità del conducente è esclusa quando risulti provato che non vi era, da parte di quest'ultimo, alcuna possibilità di prevenire l'evento, situazione ricorrente allorché il pedone abbia tenu...

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